Essere donna, madre e moglie: dividersi o moltiplicarsi?


Da donna, nei tanti ruoli che come voi affronto nella vita di tutti i giorni, mi moltiplico o mi divido?

Cosa significa essere una donna che è anche madre, moglie, figlia, capo o collega in ufficio? Chissà quante tra voi ogni giorno pensano la stessa cosa. E chissà quante volte mi sono vista come un supereroe che tira fuori dalla borsa il giusto abito per ogni occasione. È una sensazione che avete anche voi?

Affrontare la nostra vita quotidiana chiedendoci se ci stiamo dividendo tra le cose da fare o moltiplicando i nostri sforzi, non ha una risposta giusta o sbagliata. Bisogna semplicemente affrontare la cosa da un altro punto di vista.

Ognuna di noi ha un percorso di vita diverso e deve trovare il proprio equilibrio. Provo a fare un po’ di chiarezza.

Trovare il giusto equilibrio
In primo luogo, dobbiamo capire cosa intendiamo con dividersi o moltiplicarsi. Se dividersi significa sacrificare il tempo con la famiglia per concentrarsi sulla carriera, potremmo finire per sentirci insoddisfatte e avere accumulato sensi di colpa rischiando di concentrare i pensieri sul passato che non torna più.

Allo stesso modo, se ci concentriamo unicamente sulla famiglia e trascuriamo le nostre passioni e il nostro sviluppo personale, potremmo sentirci limitate e non realizzate.

Per trovare l’equilibrio giusto, è importante capire i propri valori e priorità. Cosa ci rende davvero felici? Cosa ci fa sentire realizzate? Cosa conta per te ora?

Solo quando abbiamo risposto dentro di noi a queste domande, possiamo iniziare a pianificare dei piccoli e importanti cambiamenti nella nostra vita quotidiana per viverla in coerenza con noi stesse e per non avere più quelle brutte sensazioni che ci soffocano la giornata e ci tarpano le ali. Quel tempo che non basta mai, la sveglia presto al mattino, gli impegni in agenda che non finiscono mai, la competizione al lavoro, quei piccoli imprevisti come tardare a un appuntamento e che quando accadono ci sembrano errori giganteschi. Tutte sensazioni e situazioni che ci fanno cadere in sensi di colpa che ci schiacciano.

Fare attenzione ai loop mentali
Farci schiacciare dai loop mentali che scatenano queste situazioni può compromettere seriamente la nostra salute, quella di cui non ci occupiamo mai perché siamo costantemente preoccupate del benessere dei nostri affetti e che in ufficio tutto ciò che facciamo sia fatto per il meglio.

Per attivare un vero cambiamento che ci lasci respirare, dobbiamo partire da noi e focalizzarci sulle nostre priorità.

Ad esempio, se senti che è giunto il momento di recuperare dei momenti di condivisione in famiglia, non è tardi, l’importante è decidere che quella ora è la tua priorità e crederci fermamente.

Imparare a delegare
Fare una lista di priorità ci consente di capire anche cosa possiamo condividere e cosa delegare.

É importante imparare a coinvolgere e delegare. Non dobbiamo farcela sempre da sole! Se il lavoro ci sta soffocando, possiamo cercare supporto nei colleghi, se le faccende di casa sono troppe possiamo dirlo ai nostri familiari per alleggerire il carico di alcune responsabilità che oltretutto non sono solo nostre. In questo modo, potremmo avere più tempo per dedicarci alle cose che ci fanno sentire bene. E poi, bada bene, delegare non significa scansare le proprie responsabilità anzi significa essere più consapevoli e assicurarci che il tutto vada a buon fine.

Saper condividere aiuta la felicità
La condivisione crea legami più profondi coi nostri affetti, coi nostri familiari, coi nostri colleghi al lavoro; e in più, crea le condizioni per non subire la nostra vita quotidiana, ma viverla in completezza: non teniamoci tutto il peso sulle spalle e lasciamo che chi ci vuole bene e ci stima senta di porter fare qualcosa per noi, condividendo doveri e passioni.

Non sarebbe bello cominciare da qui per sentirsi più leggere e soddisfatte?
Per cominciare, come scrivevamo sopra, occorre spezzare il loop mentale negativo.

Ti assicuro che rompere lo schema della vecchie abitudini e coinvolgere figli e compagno per renderli partecipi di un nuovo progetto di vita familiare è possibile.

Se ti ritrovi in quanto ho descritto, continua a seguirmi: per la prossima settimana sto preparando un piccolo decalogo: ti darò dieci spunti concreti per cominciare a preparare il tuo piano di azione.

Potrai sperimentare come lo stress accumulato nella giornata, possa lasciare spazio in pochi minuti al piacere di provare una nuova ricetta per cena e restare stupita nel trovare ancora energia per ascoltare i tuoi figli, per raccontarsi la giornata e godersi una serata in armonia.

A presto,
Manuela Barion

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